d) acque meteoriche dilavanti (AMD): acque derivantida precipitazioni atmosferiche; si dividono inacque meteoriche dilavanti non contaminate e acquemeteoriche dilavanti contaminate, che includono anchele acque meteoriche di prima pioggia salvo quelle individuatedall’articolo 8, comma 8;e) acque meteoriche dilavanti contaminate (AMC):acque meteoriche dilavanti, diverse dalle acque meteorichedilavanti non contaminate, ivi incluse le acquemeteoriche di prima pioggia, derivanti dalle attività checomportano oggettivo rischio di trascinamento, nelleacque meteoriche, di sostanze pericolose o di sostanzein grado di determinare effettivi pregiudizi ambientaliindividuate dal regolamento di cui all’articolo 13;f) acque meteoriche dilavanti non contaminate(AMDNC): acque meteoriche dilavanti derivanti dasuperfi ci impermeabili non adibite allo svolgimento diattività produttive, ossia: le strade pubbliche e private,i piazzali di sosta e di movimentazione di automezzi,parcheggi e similari, anche di aree industriali, dove nonvengono svolte attività che possono oggettivamente comportareil rischio di trascinamento di sostanze pericoloseo di sostanze in grado di determinare effettivi pregiudiziambientali; sono AMDNC anche le acque individuate aisensi dell’articolo 8, comma 8;g) acque meteoriche di prima pioggia (AMPP):acque corrispondenti, per ogni evento meteorico, aduna precipitazione di cinque millimetri uniformementedistribuita sull’intera superfi cie scolante servita dallarete di drenaggio; ai fi ni del calcolo delle portate sistabilisce che tale valore si verifi chi in quindici minuti;i coeffi cienti di defl usso si assumono pari ad 1 per lesuperfi cie coperte, lastricate od impermeabilizzate ed a0,3 per quelle permeabili di qualsiasi tipo, escludendodal computo le superfi ci coltivate; si considerano eventimeteorici distinti quelli che si succedono a distanza diquarantotto ore.
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